Nel corso del 2018 il CedAS di Vezzano ha incontrato 29 persone, in aumento rispetto agli anni precedenti (nel 2017 erano state 22 e nel 2016 25).
La grande maggioranza delle persone incontrate è di cittadinanza italiana (23 persone, in forte aumento rispetto all’anno precedente in cui erano state 12), mentre solo uno ogni 5 era cittadina straniera (6 persone, cittadine marocchine, albanesi, senegalesi e tunisini). Si registra anche una forte incidenza maschile (il 75% erano uomini), confermando il dato del 2017.
Guardando alle classi di età emerge una presenza significativa di persone che hanno dai 50 anni in su: quasi il 60% delle persone incontrate.
Per quanto riguarda la vita familiare delle persone incontrate, gli italiani si dividono equamente tra chi vive in famiglia e da soli.
Mentre gli italiani incontrati sono per la maggior parte persone che abitano sole o sole con i figli, gli stranieri erano più frequentemente parte di un nucleo bigenitoriale, o in alcuni casi vivevano con parenti o famiglia.
Rispetto alla loro condizione lavorativa, si registra una maggioranza di persone disoccupate, a seguire persone pensionate (tutte italiane) e persone che lavorano assunte con contratti precari, in un caso si è incontrato un lavoratore autonomo.
Per quanto riguarda la situazione abitativa, la maggioranza abita in affitto, e solo una piccola minoranza dichiara di possedere ed abitare una casa di proprietà.
La maggior parte di chi è entrato in contatto con il CedAS di Vezzano nel 2018 era già stato conosciuto con colloqui e interventi negli anni precedenti.
Le richieste ricevute e le risposte offerte riguardavano in maggior numero interventi economici. I più frequenti sono i sussidi a copertura di utenze domestiche, seguite da aiuto per affitti arretrati, cure mediche e altri sussidi non specificati. Altri tipi di interventi riguardano beni materiali (vestiario e attrezzature per la casa soprattutto), aiuti per orientamento lavorativo e prenotazione visite mediche.